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Claudio Capone

Le visioni

L’arte di Claudio Capone si sviluppa su due versanti: 
da un lato la pittura in cui prevale una tendenza alla ricerca di forme primigenie, simbolicamente concepite ed esaltanti colori-archetipi non di un evo passato ma di un probabile futuro; dall’altro la scultura in cui si esprimono al massimo grado i segni interiori, forme universali, visioni sognanti. Se nel campo della pittura Capone visualizza paesaggi emergenti dalla psiche che potrebbero sembrare primordiali, nella scultura egli predilige proiettarsi in un futuro prossimo venturo realizzando totem di metallo o cyborg, metà uomini, metà animali, metà macchina. L’artista si serve di tutti i materiali a disposizione (legno, pietra, metallo, terracotta) per dare forma tridimensionale alle sue idee che non solo interpretano, attraverso stilizzazioni curve, le geometrie del cosmo, ma anche prefigurano in maniera visionaria forme di vita alternativa o aliene all’ umanità. Esse si possono ricondurre ad un universo cyberpunk in cui l’integrazione uomo-macchina e le mutazioni transgeniche sono alla base dell’esistenza.
 
Un artista - artigiano -  artista, modellatore e scultore, nella sua bottega produce opere in terracotta: fischietti, contenitori, presepi, interpretazioni di poesie, di sogni e di fantasie. 

L’arte di Claudio Capone si manifesta ricca di forme e di espressioni frutto di un sentito legame con i simboli e i segni di antiche culture e di una formidabile creatività manuale. 

Il punto di partenza del suo lavoro riguarda uno degli aspetti più caratteristici della produzione ceramica della Sua terra: i fischietti in terracotta; oggetti comunicanti, capaci di veicolare significati relativi alla storia popolare che conservano la loro originaria funzione di oggetto magico - protettivo con forte potere esorcistico mescolando le figure dei miti, delle favole, delle leggende e degli scongiuri. Contestualmente egli si proietta nella materializzazione, riuscendo a dare forma tridimensionale, delle sue idee, delle sue fantasie, dei suoi ricordi, delle poesie e delle origini;  utilizzando i materiali che gli trasmettono emozioni (pietra, legno, argilla) interpreta le sue visioni e, in alcune opere, prefigura in maniera fantastica forme di vita aliene all’umanità preoccupato di un’esistenza nella quale l’integrazione uomo - macchina e le mutazioni transgeniche lo possano privare delle sue fantastiche visioni.
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