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Da rivista il presepio: Coordinamenti Regionali

Coordinamenti Regionali: 
una realtà nascente dell’Associazione

Come giĂ  piĂą volte annunciato sulla rivista, sono ormai una realtĂ  i coordinamenti Regionali in almeno due regioni: Lazio e Puglia, in altre regioni le Sezioni si stanno organizzando per fare la stessa esperienza. Riepiloghiamo per grandi linee quanto fatto finora, e gli scopi e il significato di questi nuovi organismi associativi.

L’idea è nata nel Lazio, poco piĂą di un anno fa su richiesta di alcune Sezioni, il Consiglio Direttivo dava l’approvazione ad una prima riunione a livello regionale per valutare la fattibilitĂ  di costituzione di un Coordinamento Regionale tra le Sezioni, da considerarsi sperimentale. Da allora le Sezioni del Lazio si sono incontrate sei volte; molto spesso a questi incontrisono stati presenti anche alcuni Consiglieri Nazionali, che hanno seguito con vivo interesse lo svolgimento di queste assemblee. 
Il Coordinamento del Lazio nasceva su queste basi: 
a) Esprimere alcuni principi di massima ai quali attenersi e unformarsi nell’ espletamento dell’ attivitĂ  delle Sezioni; 
b) Auspicare una maggiore collaborazione tra i Dirigenti e i Soci delle varie Sezioni per cementare il sentimento di amicizia che è uno dei motivi fondanti dell’Associazione; 
c) Rendere piĂą visibili e usufruibili le varie attivitĂ  delle Sezioni (mostre, gite, convegni, scambio di esperienze ed opere, ecc); 
d) Fornire un sostegno alla Sede Nazionale nell’ espletamento dei molteplici e gravosi impegni di sua competenza (Museo, archivio, spedizioni, ecc) (dal verbaledella prima riunionedel 22 maggio 2004). 
Dopo altri incontri, il 12 settembre 2004, a Bracciano, veniva sancita dalle Sezioni del Lazio la costituzione del Coordinamento, con finalitĂ  “propositive” e non “normative”, con l’approvazione di un documento che riproponeva i principi giĂ  in precedenza riportati e avanzava alcune proposte (come l’istituzione di una “Festa delle Sezioni del Lazio” e di un attestato di partecipazione a mostre o altro predisposto dalla Sede Nazionale, evitando di ricorrere a concorsi a premi e il varo di una normativa ben definita circa l’uso del logo associativo), il tutto nel rispetto dei principi sanciti dallo Statuto nazionale e nell’osservanza del Regolamento associativo, “con l’intento di rendere la stessa A.I.A.P. piĂą articolata, snella e feconda”. Veniva ancheavanzata la proposta alla SedeNazionale di istituire degli incontri, con Cadenza mensile, di approfondimento culturale sul Presepio. 
Isuccessivi incontri servivano a rinsaldare l’intesa tra le Sezioni aderenti, da essi scaturivano anche alcuni documenti letti in occasione dell’Assemblea nazionale tra i Dirigenti di Sezione e dell’Assemblea Generale a Roma. Nell’ultimo incontro, avvenuto a Latina lo scorso 3 luglio alla presenza dei neoeletti Calabrese e Finizio, Presidente e Vicepresidente dell’A.I.A.P., e del Consigliere Salvatori, il Coordinatore Arnaldo Mazzuca leggeva un  documento che riassumeva le finalitĂ  e l’attivitĂ  svolta dal nuovo organismo regionale e fissava alcuni obiettivi futuri, tra cui: il riconoscimento nel Regolamento associativo e,  ove possibile, nello Statuto, dei Coordinamenti regionali, favorire l’iscrizione delle Sezioni al Registro Comunale delle Associazioni di volontariato, uniformare tra le varie Sezioni date di scadenza delle cariche e periodo dell’anno finanziario, affrontare e risolvere eventuali problemi di qualsivoglia natura dovessero insorgere nelle Sezioni e/o tra le Sezioni, investendone solo in ultima istanza il Direttivo nazionale. Il tutto nel quadro di un’utile opera di suggerimento e stimolo nei confronti del Direttivo nazionale stesso, che si cercherĂ  di supportare, come ad esempio fatto dalla Sezione di Latina, il cui segretario Giuseppe Patarnia collabora con la sede centrale nella gestione dell’archivio delle Sezioni, in affiancamento al Consigliere Bombelli, responsabile del settore. Si proponeva inoltre di stilare una bozza di regolamento che verrĂ  esaminata nella prossima riunione in programma presso la Sezione di Roma il prossimo 9 ottobre. Ricordiamo le Sezioni aderenti al Coordinamento laziale: Aprilia, Bracciano, Ciampino, Latina, Roma. S. Gregorio da Sassola, Sora, Tarquinia. Coordinatore, per questo primo periodo e fino al 2008, è stato nominato Arnaldo Mazzuca, della Sezione di Latina. A lui, all’intera Sezione di Latina ed alle altre Sezioni il ringraziamento del Consiglio Direttivo per il lavoro svolto, con impegno e competenza.

Secondo Coordinamento ad essere costituito è quello della Puglia, a cui aderisce anche la Sezione di Bernalda per la Lucania (per motivi logistici, l’altra Sezione lucana, quella di Matera, ha deciso di aderire al futuro coordinamento campano). Nel secondo incontro tra le Sezioni pugliesi, il 12 giugno scorso a Taranto, alla presenza del Presidente nazionale Calabrese, e dei rappresentanti delle Sezioni di Altamura, Bernalda, Brindisi, Canosa di Puglia, Ginosa, Lecce, Manfredonia, Taranto, e con l’unica assenza giustificata della Sezione di San Severo, è stato ufficialmente costituito, con il voto favorevole di tutti i presenti, il Coordinamento: per il primo triennio, è stato eletto Coordinatore il Dirigente della Sezione di Taranto Michele Parabita, che nel suo intervento ha evidenziato l’importanza, da parte di tutti gli associati, di non far emergere individualismo, protagonismo, invidie. Piuttosto si dovranno perseguire il rispetto vicendevole e 1’ altruismo Parabita ha inoltre sottolineato l’importante responsabilità che investe ogni Dirigente di Sezione, che essendo l’unico responsabile verso il consiglio Direttivo dell’ andamento della Sezione di appartenenza (Regolamento associativo) ha il dovere di far affiorare tutte le problematiche esistenti all’interno del gruppo, così da poter riconoscere le dinamiche disturbanti e quelle favorevoli, ed intervenire serenamente sulle une e sulle altre. Calabrese, richiamati i principi alla base del nostro sodalizio, auspicava l’unione di intenti nelle e tra le Sezioni, per valorizzare il patrimonio presepistico pugliese e lucano, nella convinzione che solo la concordia e l’unanimità d’intenti possano favorire il realizzarsi di mete ambiziose. Angelo Congedo, nominato Consigliere Nazionale delegato di zona, interveniva ritenendo che tra i compiti del nascente Coordinamento siano: la creazione di un archivio presepistico, dare una informazione sui programmi futuri, scoprire nuovi luoghi e culture del Presepio, contribuire alla rivista associativa, con interventi che non siano mere relazioni dell’attività svolta ma interventi ricchi di contenuti e ricerche su argomenti inerenti il Presepio. Si succedevano quindi gli interventi di tutti i Dirigenti presenti, con osservazioni e proposte significative. L’appuntamento veniva quindi dato al terzo incontro, che si terrà ad Altamura il 25 settembre prossimo. Anche alle Sezioni della Puglia, e in particolare agli Amici Parabita e Congedo, il ringraziamento del Consiglio Direttivo per quanto fatto finora.
Il nuovo Consiglio Direttivo ha seguito con grande attenzione e interesse, e favorito tramite la presenza di propri rappresentanti agli incontri, la nascita dei Coordinamenti, che riceveranno quanto prima il riconoscimento normativo. Il poter avere un unico referente per ogni regione, la possibilitĂ  di intervenire alle riunioni che vedono presenti tutte le Sezioni di una regione, sono grandi opportunitĂ  offerte dai Coordinamenti per un piĂą stretto e proficuo rapporto tra Sede Nazionale e Sezioni, per poter dare e ricevere consigli e suggerimenti, per rispondere ai quesiti e chiarire ogni possibile dubbio o controversia. Non ci si nasconde la difficoltĂ , in alcune realtĂ , di dare vita a questi organismi, in alcuni casi per le poche Sezioni presentì. o per le difficoltĂ  logistiche legate soprattutto 
alle distanze, in altri casi per il problema opposto (o cioè per le tante Sezioni, ognuna con una propria identità e le proprie specifiche esigenze. Ma i Coordinamenti servono anche a questo: trovare comunque una unità di intenti, instaurare una sinergia capace di far crescere ogni singola Sezione nel quadro di una valorizzazione complessiva della rispettiva regione di appartenenza. Con la buona volontà di lutti (altre regioni come la Campania, la Calabria, il Friuli Venezia Giulia, il Trentino e il Veneto si apprestano a percorrere questa strada) anche questa nuova sfida associativa potrà essere vinta.